La situazione globale innescata dal COVID-19, dal conflitto in Ucraina, dall’aumento dell’inflazione e dalla carenza di materie prime sta spingendo l’industria manifatturiera ad adottare nuove tecnologie.
In una recente ricerca condotta in Brasile, Cina, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, abbiamo chiesto agli HR Manager, Direttori di stabilimento e Responsabili di produzione quali sono le sfide e le opportunità della quarta rivoluzione industriale.
16.4 T$
Valore globale del manifatturiero
84%
delle aziende hanno introdotto tecnologie della smart factory
66%
delle aziende
segnala di avere difficoltà a trovare lavoratori specializzati
76%
degli esperti ritiene determinante l’apprendimento continuo
Rilevanza economica
La spina dorsale dello sviluppo sociale ed economico
Nonostante la diffusa instabilità che colpisce tutte le economie, l’industria manifatturiera sta vivendo una crescita sostanziale.
Nel 2021, il settore valeva 16,4 trilioni di dollari, con un aumento del 21% rispetto al 2020 (17% del PIL globale).
Questa crescita è accolta con favore dagli esperti, che sono generalmente ottimisti sullo sviluppo del settore e sottolineano due nuove tendenze globali: l’automazione e la sostenibilità.


Smart Factory
La 4ª rivoluzione industriale è qui
Le aziende hanno accesso a un’ampia gamma di tecnologie per automatizzare le attività. Il nostro report mostra che l’84% delle aziende ha già implementato alcune soluzioni digitali, tra le più comuni il cloud computing e l’integrazione digitale, seguite dall’analisi dei big data e dalla cybersecurity.
Questa tendenza è destinata a continuare e si prevede che il mercato globale dell’automazione industriale crescerà rapidamente, raggiungendo i 265 miliardi di dollari entro il 2025.
Il 22% degli intervistati ha dichiarato di voler sicuramente implementare le tecnologie digitali nei prossimi cinque anni, mentre il 63% ha affermato che probabilmente lo farà.
Gli esperti ritengono che le nuove tecnologie aumenteranno la produttività e l’efficienza, ma presenteranno anche alcune difficoltà, come la mancanza di competenze del personale.
Mercato del lavoro
Nuovi ruoli e abbandono del lavoro fisico
La carenza di manodopera è una delle principali sfide che il settore manifatturiero deve affrontare. Secondo il nostro studio, il 66% delle aziende ha difficoltà a reperire lavoratori specializzati.
Da un lato, la carenza può essere attribuita a un minor numero di persone che desiderano intraprendere una carriera in questo settore, dall’altro, alla difficoltà di trovare lavoratori con le competenze adeguate.
Il 36% degli intervistati ritiene che il problema risieda nella convinzione, ormai superata, che il settore manifatturiero comporti molto lavoro manuale o che non serva essere particolarmente qualificati.
Tuttavia, l’85% degli esperti ritiene che la domanda di profili specifici stia cambiando. Le aziende avranno sempre più bisogno di Data Analyst e profili scientifici, mentre gli operai di fabbrica saranno sempre più concentrati sull’installazione di macchinari e sul monitoraggio della qualità della produzione.


Continuous learning
Combattere la carenza di manodopera e qualificare le proprie risorse
La formazione è fondamentale per sviluppare le competenze delle proprie risorse, attrarre nuovi talenti e superare il problema legato alla carenza di manodopera. Dalla nostra ricerca emerge che il 76% degli esperti ritiene che l’apprendimento continuo sia fondamentale per garantire l’occupabilità nel corso della vita professionale delle persone.
Il 42% degli intervistati ritiene che la formazione dei dipendenti sia la migliore soluzione al gap di competenze, perché combina l’esperienza lavorativa acquisita con nuove competenze.
Le aziende manifatturiere offrono oggi programmi di formazione per sviluppare precise soft skill, come la gestione delle relazioni interpersonali, e sulle hard skill, come il funzionamento di nuovi macchinari. In particolare, l’87% delle aziende coinvolte sta già pianificando la formazione sugli strumenti digitali.